Ira e onore

Giovan Battista Tiepolo, L'ira di Achille

Giovan Battista Tiepolo, L'ira di Achille

Sloterdijk si chiede: prima di tutto, sentiamo ancora valida per noi questa tradizione? In secondo luogo, avverte che la sfera dei sentimenti evolve come il resto ed è pensabile che un accesso genuino al senso proprio della comprensione dell’ira omerica ci resti precluso, per quanto noi si possa conoscere quel mondo. È un mondo di eroi guerrieri ed anche se nessun moderno può concepire fino in fondo un tempo in cui i concetti di guerra e fortuna formavano una costellazione piena di senso, ciò nondimeno possiamo sforzarci di comprendere quanto centrale fosse la figura dell’eroe ed i suoi sentimenti. Secondo Sloterdijk, “per gli antichi l’eroismo non era una fine attitudine ma, fra tutte quelle possibili, la presa di posizione più vitale nei confronti dei fatti della vita. Ai loro occhi un mondo senza l’apparizione di eroi avrebbe significato il niente – lo stato di cose in cui gli uomini sono esposti, senza alcuna resistenza, alla monarchia della natura. Il principio di questo universo senza eroi sarebbe stato: ogni cosa è provocata dalla physis, l’uomo non può nulla. L’eroe, al contrario, fornisce al prova che anche per l’uomo è possibile agire e operare, purché ci sia il favore degli dei” (pag. 10).

Insomma, “nel resoconto delle azioni risplende la prima buona notizia: sotto il sole avviene qualcosa di più dell’indifferente e del sempre uguale. Chi dunque canta l’ira, onora una forza che libera gli uomini dall’intontimento vegetativo e li pone sotto un cielo illustre che li osserva”.
L’eroe antico viene mosso all’azione eccezionale, in grado di smuovere l’esistente, da una passione che pertanto non può non risultare rispettabile, onorabile, cantabile. Eroe è colui che Hegel chiamerà “uomo del corso del mondo”, cioè chi è capace coi propri fatti di imprimere un segno alle cose, un corso agli eventi. Il suo fare lo distacca quindi dalla massa che assiste alle sue imprese o a chi ne rievoca il senso. Tutto al contrario di oggi, in cui lo show-business tenta la spettacolarizzazione opposta: fare assistere il pubblico ad uno spettacolo in cui, al posto di eroi del fare, si sono posti personaggi qualsiasi in virtù non già della loro eccezionalità, ma della loro normalità, della loro medietà. Anche se Pietro Taricone non potrà mai aspirare alle glorie omeriche, gli sono tuttavia assicurate quelle mediatiche. Ma se un eroe minore come Filottete resterà per sempre con la sua ferita sanguinante abbandonato sull’isola di Limnos, dall’isola dei famosi torneranno tutti, ed una vincente, un tempo bagnina, tornerà col tempo a fare la bagnina così come Albano tornerà a cantare e a fare vino nella sua Puglia.

Tuttavia, non abbiamo fin qui distinto tra l’azione-per e l’azione reattiva. Le passioni ci fanno ingaggiare una battaglia con noi stessi, siano esse amore, rabbia o ira. Roland Barthes ricorda che, dopo l’ennesimo suicidio di un Granatiere per pene d’amore, un ordine del giorno di Napoleone Bonaparte, Primo Console, alla sua Guardia stabiliva che “un soldato deve vincere il dolore e la melanconia delle passioni; che c’è altrettanto coraggio nel sopportare le pene d’animo quanto nel restare fermi sotto il fuoco di una battaglia”. E’ che la raffica passionale provoca assordamento e paura: crisi, convulsione del corpo, follia[1]. Un innamorato romantico soffre pene simili a quelle di Achille roso dall’ira. Amore ed ira sono entrambe affezioni, direbbe Spinoza, stati affettivi che dipendono dall’interazione tra i corpi.
Nel secondo capitolo di Ira e tempo, si ricorda però che di ira – più o meno contemporaneamente al mito greco – si parla eccome anche nell’altra raccolta fondativa della cultura occidentale, la Bibbia. Il Dio iroso ed irascibile è infatti protagonista di molti libri del canone biblico. Del nesso ira-religione, anzi, dovremo occuparci con cura e per il tempo necessario.


[1] Barthes di Roland Barthes (1975), trad. it. A cura di Gianni Celati, Einaudi, Torino 1980, pag. 105.

Tag: , ,

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: